Apostolicum Rotae Romanae Tribunal

Le poche righe che seguono non possono certo rappresentare compiutamente le attività o le competenze del Tribunale della Rota Romana, volendo costituire solo una mera indicazione ed un invito al relativo approfondimento per gli interessati.

In sintesi il Tribunale della Rota, con il Tribunale della Segnatura Apostolica, è uno dei due Tribunali Apostolici attraverso i quali il Romano Pontefice giudica sui casi di competenza specifica loro riservata dalla legge canonica.

L’etimologia del nome “Rota” è oggetto di varie teorie, da quella che vede i turni dei giudici cambiare per rotazione,altra che si riferisce al fatto che i documenti delle cause erano posti su un tavolo la cui parte superiore ruotava, appunto, per consentire l’esame ai diversi Magistrati; altra ancora che ricollega il nome alla sala circolare presso la quale aveva sede il Tribunale, come si vede nell’antica iscrizione che si riporta, ed è forse la spiegazione che preferiamo seguire. L’unico fatto certo è comunque che il nome viene riportato ufficialmente in una bolla di Martino V del 1423.

Non sempre la Rota ebbe la potestà di decidere i giudizi, in quanto all’inizio aveva una prevalente funzione consultiva verso il Pontefice. Soppresse le sue attività dal 1870 al 1908, riprende nel 1910 ininterrottamente la sua funzione di Tribunale a seguito della promulgazione della sua “lex propria” per decisione di Papa Pio X.

Più complesso sintetizzare le funzioni della Rota, ci si limita in questa sede a riportare che essa giudica ordinariamente come Tribunale di Appello in secondo ed ulteriore grado, ovviamente anche nelle cause di nullità matrimoniale, pure chiarendosi come le parti non abbiano l’obbligo di appellare in Rota la sentenza del Tribunale di Prima istanza. In primo grado, invece, la Rota è competente a giudicare: i Vescovi nelle cause contenziose, fermo restando il disposto del can. 1419, §2 2) l’Abate primate o l’Abate superiore di una congregazione monastica, il Moderatore supremo di istituti religiosi di diritto pontificio; 3) le diocesi e le altre persone ecclesiastiche sia fisiche sia giuridiche che non hanno Superiore al di sotto del Romano Pontefice. E ciò oltre ai casi nei quali il Romano Pontefice affida alla Rota la decisione di un giudizio in prima istanza.

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*Albo Avvocati Rotali 2022